17 contenuti che faranno felice Google
Ripeteremo più volte in queste pagine che mettere online un sito, senza una strategia “editoriale”, per la generazione e creazione dei contenuti, serve davvero a poco.
Ecco quali sono le tipologie di contenuti su cui si può ipotizzare di lavorare; come dice il titolo, sono contenuti che faranno felice anche Google, oltre che i lettori/potenziali clienti.
Appare evidente che dobbiamo superare la tipica obiezione: “eh ma io non so cosa scrivere della mia azienda e dei miei prodotti!”
Di argomenti ce ne sono tantissimi e quello che dobbiamo sforzarci di fare è di costruire una relazione quasi di “amicizia” con in nostri clienti.
1. Le interviste
I contenuti di qualità sono sempre la dorezione milgiore da scegliere. Chi può cresre qualità meglio di un esperto di un particolare settore?
La forma migliore per pubblicarli può essere quella dell’intervista. I vantaggi che si ottengono: aumentarà la fiducia da parte della community che segue il sito e gli esperti intervistati a loro volta vorranno condividere il contenuto e Google apprezzerà le citazioni.
2. Le liste
Le liste sono considerate come un modo semplice e intuitivo per raccogliere informazioni e l’idea di leggere, ad esempio la “top 10” di un argomento implica l’aver selezionato tra decine e decine di contenuti per giungere alle 10 migliori. Questa considerazione certamente aumenterà l’interesse di un potenziale lettore.
3. Gli aggregatori di risorse
Organizzate, catalogare, raggruppare i contenuti, offre un valore aggiunto agli utenti e Google guarderà con occhio benevolo a questo ulteriore sforzo.
4. I canali social
Sembra banale ma spesso non viene fatto, perché il social media marketing viene gestito separatamente. Aggiornare sempre i canali, da Google+, ovviamente, a Twitter, Facebook e Youtube. Ogni volta che si creano nuovi contenuti andranno condivisi e la community non tarderà a crescere.
5. I sondaggi
Google li apprezza moltissimo, ma anche gli utenti, perché danno in pochi secondi il quadro di una situazione, con un’immediatezza e una semplicità senza paragoni.
6. Gli aggiornamenti
Google adora contenuti sempre nuovi e aggiornati, revisioni e link che rimandano ad altri contenuti. Proponiamo, quindi, di aggiornare regolarmente in contenuti; quasi sempre il sito, una volta online, viene abbandonato per mesi al suo destino.
7. Le recensioni
Un’altra buona idea potrebbe essere quella di sperimentare e testare nuovi prodotti e farne delle recensioni il più possibile obiettive così da condividerne pro e contro con i potenziali clienti.
8. I confronti
Google adora ogni genere di confronti e paragoni; si tratta di un argomento ad alto tasso di condivisione.
9. Le novità
Cercate notizie e novità dal mondo riguardanti il settore di cui si sta trattando; arrivare primi è fondamentale; tutti inizieranno a condividere e a citare noi è il nostro articolo.
10. Le case histories
Riportare casi di studio è sempre interessante, perché spiega con precisione “come abbiamo fatto a far questo”; sono sempre molto apprezzati anche dalla community che condividerà volentieri, perché parlare partendo da esempi concreti aiuta ad imparare di più e più velocemente.
11. Le critiche
C’è sempre il timore di non essere corretti, ma se si conosce alla perfezione il settore in cui si opera è possibile anche essere critici, o addirittura polemici; purché le crituche non siano gratuite ovviamente, ma poggino su fatti provati e incontrovertibili.
Le condivisioni sono assicurate, i commenti anche ma è evidente che ci si possono/devono aspettare commenti negativi e non sempre pacati.
12. Le storie
Parlare di un fatto, di un prodotto, di un evento come se si trattasse di una storia è una delle modalità narrative più efficaci.
Passione, convinzione e autenticità, sono le tre parole d’ordine per raccontare la vostra storia e quella della vostra azienda e dei vostri prodotti. Teniamo a mente che tutto contribuisce a creare un’immagine di noi: successi e sconfitte (quindi non abbiate paura di raccontarle).
13. Le previsioni
I lettori sono sempre incuriositi dalle anteprime e la frase “cosa accadrà nei prossimi mesi a proposito di…” genera curiosità e interesse, anche in Google!
14. “E se…”
“E se Internet per un giorno smettesse di funzionare?” “E se domattina vi svegliaste e il vostro profilo Facebook non esistesse?” “E se non ci fossero gli smartphones?” Immaginate una serie di ipotesi e scrivete quali potrebbero essere le conseguenze, ricordandovi di chiedere alla vostra community di contribuire a ipotizzare fantascientifiche “catastrofi”
15. Le cose stupide e divertenti
Non temete di sembrare stupidi, le cose divertenti sono molto virali! Le persone troppo spesso si prendono troppo sul serio e una foto, un post o un commento sopra le righe sono molto apprezzati. E se le condivisioni saranno molte credete che Google avrà qualche dubbio a fidarsi di voi?
16. I contest
Lasciamo creare i contenuti alla nostra community, quando ne abbiamo costruito una sufficientemente numerosa. Basterà creare un contest in cui gli utenti possano inserire foto, commenti e contenuti. Google adora i cosiddetti UGC (User Generated Content) e la loro condivisione.
17. I prezzi
Spesso online è difficile trovare i prezzi di prodotti o servizi ma in realtà è forse la prima cosa che gli utenti vogliono conoscere quando cercano informazioni online prima di procedere all’acquisto. Dove è impossibile indicare il prezzo con precisione basterà inserire dei prezzi indicativi così da soddisfare la curiosità degli utenti e non compromettere il proprio business. Le offerte speciali e le promozioni, poi, faranno impazzire tutta la community!