Leggendo, stamattina, della milionesima bufala diffusa su Facebook e condivisa, senza il minimo giudizio critico, da più di 100.000 persone, un pensiero si è "installato" quasi subito nella mente. Ha senso produrre contenuti di qualità? E renderli il centro e il valore aggiunto della propria proposta professionale? Quando, contemporaneamente, contenuti, non solo di scarsa qualità, ma addirittura fasulli, non reali, sono condivisi e apprezzati da un numero sempre maggiore di persone?

Prima i concetti fondamentali. Il concetto fondamentale è che i concetti fondamentali vanno detti e scritti per primi, sul web, all'inizio di un testo. Questo gioco di parole è il fondamento della cosiddetta "regola piramide rovesciata". L'applicazione della regola è il consiglio fondamentale che l’informatico danese Jakob Nielsen, guru dell’usabilità sul web e massimo teorico dell’ipertesto, dà a chi scrive per il web.

"Nel Jazz tutti vogliono suonare in modo differente. Devi imparare ad ascoltare modi diversi di fare le cose. E, siccome suoni con gli altri, devi accordarti". Nell'improvvisazione jazzistica non si suona da soli, ma si suona in armonia  e nel rispetto delle caratteristiche peculiari degli altri musicisti. Ascoltare attentamente ciò che le persone hanno da dirci.  Lo si può fare anche leggendo ciò che hanno scritto.

Sei il titolare di un albergo e hai una grande offerta per i tuoi clienti che prenotano in anticipo? Hai un prodotto di punta che vuoi lanciare? Vuoi promuovere l’eccellenza della tua produzione? Questa è l’occasione giusta per te!

Solo la produzione di contenuti originali ed interessanti potrà portarvi nuovo traffico e nuovi potenziali clienti. La produzione dei contenuti, il content marketing, si articola intorno a tutti gli strumenti narrativi che la tecnologia ci mette a disposizione. Parliamo di "strumenti narrativi", perché oggi i contenuti non devono solo informare, ma devono raccontare, appassionare ed emozionare. In termini tecnici questo procedimento, narrativo, appunto, si chiama Storytelling.

Il cugino protagonista della nostra storia è “quello che è bravo con il computer”, quello che “sì mi ha anche aggiustato il computer che aveva un virus, figurati se non mi sa fare un sitino di 2-3 pagine”. È colui che, nell'immaginario di molti, sarà in grado in poco tempo e con poca spesa di crearvi il sito internet, perfetto per voi e la vostra attività.

Siamo sicuri che la libertà di espressione consista nel poter scrivere ciò che voglio, dove voglio, senza costi, competenze e senza alcun rischio? Certamente l'adeguamento avrebbe dovuto essere qualcosa di intuitivo, alla portata di tutti, non qualcosa di gestibile soltanto da tecnici ed esperti. (v. il nostro post "la cookie law e le gride di manzoniana memoria") Ma forse è anche ora che chi pubblica un sito web sia anche reso edotto e divenga consapevole delle conseguenze che ciò comporta.

Purtroppo, anche se sembra tanto un'affermazione generica e demagogica contro il governo e la politica è la triste verità: il modo di mettere "nero su bianco" una norma non è migliorato in più di 4 secoli di storia. Non è sempre così, ma spesso è così. Sicuramente si è verificato nel caso della famigerata "Cookie Law", operativa in italia dal 2 Giugno 2015, in recepimento di una normativa europea.

La normativa che è appena entrata in vigore in Italia, non è di facile interpretazione. Sono state, invece, messe nero su bianco, in modo molto chiaro, come spesso capita in Italia, le sanzioni. Leggere a freddo l'entità delle sanzioni può facilmente seminare il panico. Le sanzioni potrebbero, infatti, andare da 6 mila a 36 mila euro per informativa omessa o non idonea, da 10 mila a 120 mila euro per l’uso di cookie di profilazione senza consenso dell’utente e, caso più grave, da 20 mila a 120 mila euro per comunicazione omessa o incompleta al Garante.

Bubble fornisce le caselle di posta Server Plan, il nostro fornitore, che ospita e gestisce il nostro server. Per la configurazione del vostro client di posta elettronica avete a disposizione sia il protocollo POP3 sia il protocollo IMAP. Ecco le istruzioni per configurare le vostre caselle e-mail.

Lo svuotamento della cache del browser Web forza il browser a caricare le versioni più recenti dei programmi e delle pagine visitate. Internet Explorer L'eliminazione della cache Web in Internet Explorer (IE) varia in base alla versione di IE e Windows in uso. Le opzioni per rimuovere le pagine Web inserite nella cache si trovano in Strumenti (Opzioni Internet o Sicurezza), Cronologia esplorazioni in IE. Firefox Fate clic su Strumenti nella barra dei menu di Firefox Fate clic su Opzioni Nelle opzioni Avanzate, fate clic sulla scheda Rete Cancellate la cache in Contenuti Web in cache Chrome Fate clic sull'icona Personalizza nella barra degli strumenti del browser Selezionate Impostazioni, quindi Mostra impostazioni avanzate In Privacy, selezionate Cancella dati di navigazione Nella finestra di dialogo visualizzata, selezionate le caselle di controllo per i tipi di informazione che desiderate rimuovere. Selezionate la quantità di dati che desiderate eliminare dal menu in alto. Selezionate "tutto" per eliminare tutti i dati. Fate clic su Cancella dati di navigazione Safari 6 e prec. Per vuotare la cache di Safari puoi seguire due strade. La prima consiste nel seguire il percorso safari > Vuota la cache

[vc_row fullwidth="false" attached="false" padding="0"][vc_column width="1/1"][mk_padding_divider size="40"][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width="1/6"][/vc_column][vc_column width="2/3"][mk_fancy_title style="simple" tag_name="h1" border_width="5" size="40" line_height="40" color="#393836" font_weight="600" letter_spacing="0" font_family="none" margin_bottom="40" align="center"]Quanto può davvero costare un sito web?[/mk_fancy_title][vc_column_text]Tempo fa, abbiamo ricevuto da un nostro potenziale cliente un elenco di domande che a lui servivano per conoscere meglio noi e il servizio che offriamo. Per la stessa ragione, per farci conoscere meglio, riteniamo utile pubblicare queste domande e risposte; pensiamo possano anche sgombrare il campo da alcuni piccoli equivoci, che inevitabilmente si presentano quando si affronta per la prima volta l'argomento o, più semplicemente, si vuole migliorare la qualità della propria presenza sul web. Non ci soffermeremo sull'argomento già trattato in molti blog "perché un sito web non può costare 100 euro

Un pendolo interattivo con cui sperimentare quello che il fisico francese Léon Foucault dimostrò con il suo celebre esperimento, la rotazione della Terra sul proprio asse. Google in occasione del 194esimo anniversario dalla nascita dello studioso oggi, 18 settembre 2013, celebra con un doodle animato che rappresenta il suo più conosciuto esperimento.

I doodle sono i disegni o le animazioni che appaiono sulla home page di Google in occasione di particolari eventi o ricorrenze. Al posto del classico logo nella home page del motore di ricerca oggi un disegno che illustra il pendolo di Foucault con due pulsanti che permettono di far ruotare o oscillare il pendolo, facendo cadere i pesetti e dimostrando la teoria della rotazione. Questo sistema fu presentato per la prima volta in pubblico a Parigi nel 1851 all’Osservatorio di Parigi.

Progettare una newsletter responsive: problemi e soluzioni

Con il successo dei dispositivi mobili (tablet e smartphones), l’accesso a internet si è slegato dalla “vecchia” abitudine che vedeva l’utilizzo di un singolo dispositivo.
Non solo: il primo contatto con un sito web o con una e-mail avviene sempre più spesso su mobile e in particolare sul telefono.
Eventuali approfondimenti e letture dei contenuti linkati alla mail possono, se risultano interessanti per l’utente, essere poi approfonditi su tablet o pc.

Ottimizzare una mai/newsletter per gli smartphone, diventa fondamentale. In caso contrario, si rischia che potenziali interessati cancellino la mail e non vengano raggiunti dalla comunicazione.

Corporate sites made sense in web 1.0, when you drove traffic to landing pages with banners, and collected email addresses.
Modern consumers are engaged by real-time, social digital experiences which transcend device and are powered by location.

I siti web “corporate” sono forse un rimasuglio del web 1.0, dove l’unico punto importante era convogliare traffico alla propria landing page, ai propri banner e raccogliere indirizzi e-mail per la propria lista di utenti. Ma gli utenti di oggi, vogliono qualcosa di più. Vogliono coinvolgimento in tempo reale, esperienze che trascendono una piattaforma specifica e spesso sono potenziate dalla geolocalizzazione.

Ian Crocombe, planning director presso la digital agency AKQA

I siti web ufficiali dei brand più famosi stanno forse morendo? I soliti catastrofisti… le solite farsi ad effetto…