Come fare Transmedia
“Numero sconosciuto. È il solito MMS promozionale? Lo apro e scopro che a spedirmelo è stato invece… Dexter? Nella foto brandisce un coltellaccio sanguinolento e mi ordina di scrivere immediatamente un indirizzo per aiutarlo col suo nuovo “lavoro in pelle”, se non voglio fare una brutta fine! Mi guardo intorno, sorpreso… Come hanno avuto il mio numero? Ma la tentazione ha già iniziato a lavorare dentro di me…”
“Spider-man e Lizard si fronteggiano in cima a una delle bifore del ponte [di Brooklyn (n.d.r.)], a pochi metri dalla mia testa. Il primo volteggia appeso a una ragnatela mentre il secondo gli scaglia contro automobili e lamiere, pazzo di rabbia. Grafica ed effetti visuali sono perfetti. La narrazione è avvincente. L’interfaccia, invisibile. Già da un pezzo sono stato risucchiato nel racconto quando all’improvviso la scena si blocca. E ora? Per far proseguire le immagini devo evidentemente fare qualcosa. Ma… cosa? In un angolo dello schermo noto “per caso” un’icona che non dovrebbe esserci. Faccio clic ed ecco la risposta all’enigma: la chiave per scoprire in anteprima il finale della scena è tra le pagine di un albo a fumetti in vendita da domani in tutte le edicole. Basterà fotografare il QR code nascosto in una delle tavole per far proseguire il racconto online o, addirittura, influenzarlo mentre si svolge!”
[https://www.maxgiovagnoli.com/transmedia-storytelling-e-comunicazione]
Fare transmedia significa raccontare storie e renderle accessibili e fruibili su più mezzi di comunicazione, in contemporanea o anche in tempi diversi.
Lo si può fare in progetti d’intrattenimento o d’informazione, nel mondo dell’arte, dei prodotti scientifici o, in generale, con scopi promozionali, su qualsiasi prodotto.
Se fare storytelling significa “creare nuovi mondi”, fare transmedia significa creare “nuove geografie del racconto”, creare universi immaginativi più complessi di quello originario.
Potremmo perfino azzardare: con la transmedialità creiamo “multiversi”.
In questo nuovo sistema comunicativo composto da messaggi che si “intersecano” su più media sarà necessario:
- creare contenuti che siano rispettosi e valorizzino le caratteristiche specifiche di ogni medium;
- rendere fruibili i contenuti su più piattaforme tecnologiche, senza provocare interferenze e nella comprensione del racconto; nella sua capacità di coinvolgere, emozionare, affascinare e “stregare” il pubblico;
- fare in modo che tutti i media coinvolti nel progetto raccontino storie diverse ma lavorino attorno e all’interno di un unico tema. Che esplorino un universo immaginativo unitario e coerente, pur esplorandolo ed attraversandolo in tempi diversi e con diversi punti di vista.