La "freschezza dei contenuti" secondo Google e il suo impatto sul posizionamento del nostro sito

Tra i recenti aggiornamenti degli algoritmi di Google, uno dei più importanti è senza dubbio il Google’s Freshness Update, aggiornamento rilasciato a novembre 2011; Google dovrebbe favorire la “freschezza” dei contenuti con una migliore posizione dei risultati nelle SERP.

Quest’ultimo aggiornamento è stato seguito con molto interesse e se ne è parlato molto ma è giusto ricordare che Google posiziona i contenuti sulla base della loro “freschezza” già da qualche anno.

Il punteggio basato sulla freschezza

Amit Singhal, responsabile di Google, ha spiegato che non tutte le ricerche necessitano della stessa freschezza dei risultati, per cui alcune SERP saranno sicuramente influenzate dal freshness update, altre meno.

Come dite? Cosa sono le SERP?
Wikipedia ci fornisce la definizione: la locuzione inglese Search Engine Results Page (abbreviata in SERP) significa “pagina dei risultati del motore di ricerca”. Ogni qualvolta un utente effettua una ricerca con un motore, infatti, ottiene come risposta un elenco ordinato.

Secondo quanto dichiarato le query che verosimilmente restituiranno risultati più freschi saranno quelle relative a:

  • eventi recenti e argomenti d’attualità che hanno necessità di diffondersi rapidamente
  • eventi periodici come manifestazioni sportive, elezioni politiche, programmi televisivi
  • argomenti che si aggiornano frequentemente, ad esempio i prezzi e gli equipaggiamenti di un particolare modello di automobile, le recensioni di prodotti digitali, ecc.

Che cosa rende “fresco” un contenuto?

  • la data di creazione del documento: la pagina è nuova
  • la quantità di aggiornamenti: modifiche consistenti
  • frequenza degli aggiornamenti: una pagina che riceve aggiornamenti frequenti riceverà un punteggio più alto rispetto a una pagina che non viene quasi mai modificata (si pensi alle home page delle testate giornalistiche)
  • la creazione costante di nuove pagine; come nel caso dei blog
  • l’importanza dei contenuti modificati: modifiche al menu, ai contenuti nella parte inferiore della pagina avranno sicuramente un peso inferiore rispetto ad una modifica del contenuto principale della pagina
  • il tasso di crescita dei backlink: i contenuti esterni che puntano a una determinata pagina, mediante link, appunto
  • i link provenienti da siti che, a loro volta, sono considerati “freschi”
  • modifica delle anchor text dei backlink: se i contenuti di un sito web cambiano nel tempo, è logico pensare che anche l’anchor text dei link che puntano a esso cambieranno; Google lo vede come un ulteriore indizio di “freschezza”
  • il comportamento degli utenti: Google potrebbe dedurre  che i contenuti di una pagina non siano adeguatamente aggiornati se un numero sempre crescente di utenti, dopo essere “atterrati” su di essa, dovessero abbandonarla dopo pochi secondi.

La “freschezza dei contenuti” nel Blog ufficiale di Google

Ecco perché, di questi tempi, è un errore clamoroso chiederci di realizzare il sito internet e poi lasciarlo lì, abbandonato ed immutato per mesi o anni.

11 Luglio 2013
17 contenuti che faranno felice Google
13 Luglio 2013
Cosa influisce di più sul posizionamento di una parola chiave su Google, in Italia

Sorry, the comment form is closed at this time.