Tante storie, tanti strumenti per raccontarle: lo Storytelling visuale
Lo Stoytelling Visuale
Con l’esponenziale espansione che i social network hanno avuto negli ultimi anni, soprattutto quelli che danno ampio spazio agli elementi visivi, come Facebook, Pinterest, Instagram, è diventato sempre più efficace “raccontare storie attraverso le immagini”.
Quest’articolo, riprende un post del nostro blog del 27 giugno 2014.
Cos’è cambiato da allora? Tanto, perchè 5 anni per il web, c’è chi dice equivalgano a 20 anni del mondo “reale”.
Ci sono dei social letteralmente scomparsi, e altri, come Instagram che hanno conosciuto un vero e proprio “boom”.
Il Visual Storytelling è qualcosa di più complesso di “caricare delle immagini sui social”. Il Visual Storytelling è quel processo di costruzione ed organizzazione della “narrazione di un racconto”, che fa uso delle immagini come mezzo espressivo. Sfrutta il potere delle immagini per coinvolgere il pubblico ad un livello più profondo con l’obiettivo di garantirgli un’esperienza immersiva costituita da immedesimazione ed empatia.
Medium
Lanciato da Twitter. Medium è un social testuale. Non lavora per immagini, ma per parole. Storie allo stato puro, dunque. Storytelling narrativo potremmo chiamarlo, se non fosse ridondante. Raccontare momenti, eventi, fatti, episodi nella forma più pura di narrazione. Con Medium ognuno di noi diventa un cantastorie. Ecco un esempio di una storia raccontata su Medium
Medium gode ancora di ottima salute anche se possiamo deifnirilo un social molto di nicchia, per veri appassionati lettori. Ci si trovano comunque motli contenuti davvero di valore. Ad esso si è affiancato Pulse, integrato in Linkedin, che, sommariamente, funziona con dinamiche molto simili.
Google Plus Stories
È l’ultimo servizio di Google, un album fotografico per ricordare i momenti migliori delle nostre vacanze, di un viaggio, di un evento a cui teniamo. Ma chi ci vieta di creare un altro tipo di storie, ugualmente da ricordare? Tutte le aziende, come ripetuto più volte, hanno storie da raccontare. Wired, in questo articolo, ci spiega come funziona Google Plus Stories
Google + è letteralmente scomparso, e le Stories, sono, oggi, tra le funzioni più utilizzate in Instagram (e in Facebook, anche se in misura minore).
Vine
6 secondi per raccontare una storia: questa è la filosofia che sta dietro Vine, un’applicazione che permette di creare un mini video e condividerlo su Twitter, Instagram e Facebook. Un filmato istantaneo, pochi attimi per immortalare un evento e trasmettere un messaggio. Sono sufficienti? Sì, perché una storia è fatta anche di brevità, se nella sua brevità è racchiusa tutta la sua forza. E poi consideriamo quanto siano efficaci questi corti: in un mondo che va sempre più di fretta, in giorni in cui siamo costretti a rubare il tempo a noi stessi, più il contenuto è breve e più possibilità abbiamo che sia recepito e condiviso. https://vine.co
Anche Vine ha conosicuto “brevi attimi” di gloria. I mini video su cui si basava sono oggi presenti, con successo, in Instagram, sia nei post che nelle Stories.
Scatti istantanei. Con Instagram scriviamo le nostre storie con fotografie scattate da smartphone. Anzi, forse è più corretto dire che con Instagram scriviamo la nostra storia attraverso questi scatti, perché il nostro profilo rivela chiaramente la nostra personalità attraverso una sequenza di immagini. Con l’inconfondibile marchio di fabbrica dei filtri di Instagram, che ormai tutti conosciamo. I contest fotografici sono un ottimo strumento a disposizione dei brand per coinvolgere i propri follower in modo creativo e divertente, accrescere la community e la visibilità del brand su Instagram e – di conseguenza – sulle altre piattaforme social. Instagram, recentemente, è stato oggetto di esperimenti davvero fantasiosi IKEA Russia ha lanciato su Instagram quello che può essere definito un sito web (più pagine, contenuti multimediali, collegamenti ipertestuali), e l’ha fatto utilizzando la griglia di visualizzazione nativa dell’app di instagram, creando un grande numero di account e utilizzando la funzione di tag delle foto per la navigazione. https://www.ninjamarketing.it/2014/06/30/ikea-sito-web-su-instagram/
Il principio di funzionamento, che ha comportato un impegno cospicuo e l’apertura di un grosso numero di account, in realtà è molto semplice: attraverso i tag dei profili sulle foto si può navigare all’interno del catalogo, proprio come se fossero dei collegamenti ipertestuali.
Le soluzioni e le idee presentate in quest’articolo erano talmente lungimiranti, che anche adesso potremmo tranquillamente deifnirle delle ottime idee. Instagram dal punto di vista estetico è un social newtork che, per sua natura, si presta a dare ampio spazio alla creatività.
Un’infografica racconta una storia. Anche una serie di fotografie, inserite in una bacheca a tema, possono raccontare una storia. Questo social è abbastanza differente dagli altri basati sulle immagini. Prevalgono infatti immagini in verticale e senza volti umani e, soprattutto, sono molto diffuse le infografiche. Ecco alcuni consigli per le aziende che vogliono utilizzare Pinterest all’interno delle strategie di web marketing. Su Pinterest essere eccessivamente autoreferenziali non paga. I brand che hanno maggiore successo sono quelli che dedicano poco spazio ai loro prodotti, dando spazio ai valori, alle narrazioni, alle storie, appunto . Muller Italia, dedica le sue board alla ricerca del piacere e usa le immagini per far sognare a occhi aperti. Come indica la descrizione della board Dream Away “ Muller Mix ti invita a viaggiare con i sensi, ma non solo”. Pinterest: l’alleato fondamentale del visual storytelling.
Pinterest ha succeso in particolare nei settori della moda e del design, ma si mantiene, tra i social più importanti ed efficaci dello Storytelling basato sulle immagini.
Youtube
Se un’immagine vale più di mille parole, un video vale più di mille immagini. Su You Tube non c’è bisogno di spendere altre parole, data la sua notorietà. [fonte: https://blog.uidu.org/2014/06/20/storytelling-servizio-non-profit/?utm_content=bufferaf06c&utm_medium=social&utm_source=plus.google.com&utm_campaign=buffer#.U62a9xauiFo]
Anche You Tube è più vivo che mai. Il video poi, è il media, con maggiori margini di crescita. Sono i contenuti più complessi da creare ma sono anche tra i più efficaci e coinvolgenti.
l Visual Storytelling è, ancora più di 5 anni fa, al centro delle strategie di comunicazione sia delle aziende che dei professionisti, perché non basta più pubblicizzare i propri prodotti o servizi, ma è necessario raccontarli emozionando. Per Seth Goding: “Il nuovo marketing ha lo scopo di raccontare storie, non di concepire pubblicità.”
La vita stessa è un racconto e le storie sono una modalità di comunicazione che fa parte di noi.
È la vita racchiusa nell’esperienza reale a catturare la nostra attenzione.
È il racconto a trasformare il vissuto in un’esperienza da ricordare.
E noi è a questo che ci dedichiamo, con parole e immagini, con un impiego meticoloso e professionale di contenuti social di qualità, con blog e siti web di facile usabilità.
“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.”
GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ